Il contenimento dei consumi energetici: l’inerzia termica
Le nuove normative e le raccomandazioni europee hanno reso sempre di più impellente la necessità di assicurare progettazioni complete riguardanti l’aspetto energetico.
Quindi occorre ricercare il giusto proporzionamento e gli spessori corretti delle applicazioni riguardanti l’isolamento termico dell’involucro che se non correttamente calcolato comporta delle problematiche che annullano il beneficio che se ne vuole ricavare con conseguente riduzione delle prestazioni inerenti il comfort ambientale degli edifici e un aumento dei consumi.
L’inerzia termica dell’involucro edilizio come sappiamo è una tecnica di tipo “passivo” rilevante ai fini del contenimento del fabbisogno energetico, non solo riferito ai consumi estivi dovuti al raffrescamento ma anche per i consumi nei periodi invernali e consente anche il controllo delle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente interno a tutto vantaggio della salute delle persone e del comfort abitativo.
Nel seguito si riportano i parametri che consentono di valutare le qualità inerziali dell’involucro.
Isolamento termico e inerzia termica
Da sempre si è pensato che l’applicazione di un qualche sistema di isolamento termico riguardasse esclusivamente come potersi proteggere dai rigori della stagione invernale e quindi dal freddo per poter garantire che gli ambienti interni riscaldati potessero mantenere per più tempo le temperature adeguate allo stazionamento delle persone.
Ma in realtà anche i “rigori” della bella stagione richiedono che un fabbricato abbia un comportamento ottimale sotto l’influsso dell’irraggiamento solare.
Il parametro principale che riguarda l’isolamento termico di un edificio è chiamato trasmittanza termica unitaria e lo si indica con la lettera “U”; e rappresenta il flusso di calore che in condizioni stazionarie di regime, attraversa la parte per ogni metro quadro di superficie e per una differenza di temperatura di 1°C.
In realtà il valore della temperatura dell’aria esterna varia durante l’arco della giornata e ha effetti che si riflettono nell’ambiente interno di un edificio in funzione della modalità di trasmissione del calore per mezzo delle superfici dell’involucro che lo interessano.
Se progettualmente le strutture soggette ad essere disperdenti sono state proporzionate in modo da possedere una eccellente inerzia termica, si avranno dei significativi apporti positivi in termini di risparmio energetico e conseguente riduzione del fabbisogno o richiesta di energia per riscaldare gli ambienti o per raffrescarli.
Quindi le raccomandazioni per l’esecuzione di una buona progettazione che tenga conto dell’inerzia termica, sono giustificate dai benefici che se ne ricavano in termini di risparmio energetico e di benessere e di comfort abitativo.
Perchè alcuni progettisti sovradimensionano l’isolamento termico?
La tendenza è che alcuni progettisti usano a sovradimensionare l’isolamento termico dell’involucro per ottenere il massimo contenimento dei consumi energetici nella stagione invernale rischia di non essere la giusta soluzione che deve considerare anche il comportamento dell’edificio nella stagione estiva che deve assicurare sempre la buona qualità di vita di chi vi abitati.
L’eccesso di isolamento dell’involucro edilizio se da un lato contiene sicuramente gli eccessi dei contributi di radiazione solare che si scaricano sulle strutture opache dall’altro lato ostacola lo smaltimento verso l’esterno dell’energia termica prodotta dagli occupanti gli ambienti interni, la radiazione solare che si scarica sulle vetrate e il calore prodotto dagli elettrodomestici e dal tutte le apparecchiature elettriche, di illuminazione e/o di cottura, con picchi di calore estivo dell’ambiente interno.
Quindi l’inerzia termica è si può definire come un concetto intuitivo, ma complesso da determinare.
In altri termini si può dire che l’inerzia termica non è altro che l’effetto che combina l’accumulo termico e la resistenza termica della struttura.
Inoltre, l’inerzia termica fa sì che l’ampiezza dell’onda termica esterna abbia un effetto di smorzamento e di sfasamento, ossia il tempo di ritardo in cui viene rilasciato il calore rispetto al momento in cui è stato prodotto sulla superficie esterna della muratura, ma con intensità di molto diminuita sulla superficie interna.
Si può dunque affermare che più sono amplificati i fattori di smorzamento e di sfasamento tanto migliore è l’inerzia termica.
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